Deontologia della stampa, arriva il Testo Unico dei doveri del giornalista
Da oggi c’è un unico Testo per tutte le norme deontologiche a cui devono attenersi i giornalisti italiani. E la Carta di Firenze, sulla solidarietà fra colleghi e l’equa retribuzione, per la sua importanza è stata riportata nel documento in modo integrale. E’ il risultato del lavoro del Consiglio nazionale dell’Ordine, deciso nei giorni scorsi con un voto dall’esito non scontato.
Il nuovo Testo, che entrerà in vigore il prossimo 3 febbraio, riassume e sostituisce più documenti deontologici. In particolare, i vari articoli toccano i temi della libertà di informazione e critica, l’identità personale e il diritto all’oblio, i doveri nei confronti dei minori e dei soggetti deboli, i doveri informativi riguardo agli stranieri, la cronaca giudiziaria e i processi in tv, il dovere di rettifica e rispetto delle fonti, gli obblighi in tema di pubblicità e sondaggi, i doveri in tema di informazione economica e sportiva, la solidarietà fra colleghi e l’equa retribuzione. Alcuni documenti – la Carta di Firenze, ma anche la Carta di Treviso (minori), il Codice di deontologia sulla protezione dei dati personali e la Carta dei doveri dell’informazione economica – sono stati riportati in modo integrale, anche grazie al voto determinante dei consiglieri nazionali del Veneto. Il Testo unico riassume poi altri documenti deontologici preesistenti: la Carta dei doveri del giornalista; la Carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa; la Carta di Milano; la Carta di Perugia; la Carta di Roma; la Carta con gli obblighi del giornalista in merito alla pubblicità; la Carta su informazione e sondaggi; il Codice in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie in televisione; il Decalogo del giornalista sportivo. Infine, il documento contiene un glossario sui termini giuridicamente appropriati riguardo a richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti.