Solidarietà ai collaboratori de L’Unità in sciopero

sabato, novembre 3, 2012
By refusi

Re:fusi esprime solidarietà e vicinanza alla lotta dei collaboratori del quotidiano L’Unità, che da una settimana sono in sciopero per chiedere all’editore il rispetto dei patti e il pagamento di mesi di pagamenti arretrati. Il quotidiano non ha edizioni locali in Veneto ma la lotta dei collaboratori è la stessa di centinaia di precari che nella nostra Regione si trovano ad affrontare ritardi nei pagamenti, crisi aziendali, precarietà endemica del loro lavoro. Re:fusi, coordinamento dei giornalisti precari e freelance veneti, sostiene la vertenza dei precari de L’Unità, che rappresenta il primo esempio di coordinamento a livello nazionale dei collaboratori di una testata, e per questo è un modello da imitare per rafforzare la posizione di freelance e precari senza tutele. Accogliamo con soddisfazione anche la mobilitazione del Cdr de L’Unità e dei colleghi della redazione che hanno indetto una giornata di sciopero delle firme proprio in solidarietà con i collaboratori esterni.
Di seguito riportiamo la nota diffusa ieri, dopo sette giorni di sciopero, dal coordinamento dei collaboratori de L’Unità.

IL COORDINAMENTO DEI COLLABORATORI DELL’UNITA’ SI APPELLA A BERSANI E PROSEGUE LA MOBILITAZIONE

A 7 giorni dall’inizio dello sciopero, il Coordinamento dei Collaboratori dell’Unità registra con rammarico il silenzio dell’Amministratore delegato della Nie spa, Fabrizio Meli. Sulla base delle informazioni informali ricevute, l’Azienda avrebbe prospettato soluzioni immediate che sono assolutamente insufficienti rispetto all’arretrato maturato.

Questo Coordinamento non è più in grado di accettare risposte così vaghe e mai definitive, considerato che nell’ultimo anno e mezzo le promesse dell’Ad sono sempre state disattese. Basti pensare al piano di rientro delle pendenze con i collaboratori discusso lo scorso giugno con Fnsi e Assostampa. D’altra parte, invece, sottolineiamo la straordinaria solidarietà espressa dal Cdr e dall’intera Redazione dell’Unità che domenica scorsa ha messo in atto uno sciopero delle firme, volto ad accendere i riflettori sul necessario rilancio del giornale e a sostenere la protesta dei colleghi collaboratori, oltre all’appoggio ricevuto da Fnsi, Assostampa, Consulta dei cdr e da parte di numerosi esponenti della politica italiana.
Per questo motivo il Coordinamento annuncia il prosieguo dello sciopero fino a lunedì e si riserva di mettere in pratica nuove azioni di protesta. Ma soprattutto rivolge un accorato appello:

- al Direttore del nostro giornale, Claudio Sardo, al quale chiediamo di continuare ad intercedere con l’Amministrazione affinché la situazione vergognosa nella quale versiamo da troppo tempo venga finalmente sanata

- al Segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, perché dopo aver ricevuto forti segnali di solidarietà da numerosi esponenti del Pd, abbiamo bisogno anche del suo sostegno: Segretario, le chiediamo di farsi interprete della nostra voce, la voce di lavoratori che si vedono disconosciuti i più basilari diritti. Segretario, il nostro lavoro deve essere pagato.

- al presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, punto di riferimento per tutti i precari della carta stampata: Presidente, quella dei collaboratori dell’Unità è una battaglia coraggiosa. Ognuno di noi rischia, nessuno di noi può essere lasciato solo, non dal proprio ordine professionale. La prima sfda, la più urgente, è quella contro Editori e Amministratori Delegati che non pagano i lavoratori meno tutelati, svilendo la professione tutta.

- All’Fnsi, alle Assostampa, alla Cgil, chiediamo di seguitare a starci vicino come fino ad adesso hanno fatto

- ai vari coordinamenti di giornalisti precari di tutta Italia: aiutateci a tenere alta l’attenzione sulla nostra mobilitazione, attivando tutti i vostri canali

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